Docente
Giancarlo Barbero, grafico e attore
PROGRAMMA
Ridere di se stessi può aiutare a non temere il giudizio, ridere fa bene alla salute, l'ironia è un'arma difensiva contro l'impaccio e può servire a lenire il dolore. La capacità di ridere, deridere, sentirsi ridicoli, rende più liberi. E allora, propongo “RECITIAMO RIDENDO”, un corso formativo breve di recitazione comica. Un corso al confine tra teatro e cabaret, quel confine dove la comicità vive in funzione degli spazi e dei tempi teatrali, e dove il teatro si dimentica dei propri linguaggi mettendosi al servizio della comicità, senza imporre le regole o i luoghi comuni della recitazione classica. L'intento che ci si prefigge è quello di stimolare le capacità e le predisposizioni individuali, in tema di comicità, ironia, autoironia, senso del ridicolo; non si vogliono cercare o creare nuovi attori, ma portare alla luce semplicemente alcuni aspetti della personalità e della creatività dei partecipanti. Durante il corso, oltre ai brevi ma essenziali momenti didattici, vedi il lavoro sull'improvvisazione fisica, con esercizi svolti in coppia e in gruppo: esercizi di fiducia, di ascolto, di contatto, di scambio affettivo e a quello sugli elementi espressivi della voce, come il colore, il timbro, il tono, il volume, il tempo la pausa, il ritmo, il mordente e la corretta dizione, si opererà su brani di repertorio, brani inediti, letture ad alta voce, creando degli sketch, in un esercizio pratico di comprensione dei meccanismi comici e dei rapporti che si instaurano tra artista e pubblico, con lo scopo fin dai primissimi incontri, di lavorare al montaggio dello spettacolo finale.
Numerosi e vari saranno gli stimoli del percorso, da affrontarsi attraverso la creazione di un clima di gruppo volto alla sospensione del giudizio. Per concludere, citando il serissimo scrittore israeliano Amos Oz, ricordiamo che “L'umorismo implica la capacità di ridere di se stessi. L'umorismo è relativismo, è la facoltà di vedersi così come potrebbe vederti il prossimo, è il rendersi conto che, a prescindere da quanto tu sia retto e da che torti tremendi tu abbia subìto, esiste immancabilmente un risvolto che è un poco buffo. Il senso dell'umorismo è un'ottima terapia; non ho ancora visto un fanatico dotato di senso dell'umorismo, e non ho nemmeno mai visto una persona dotata di senso dell'umorismo diventare un fanatico, e non ho mai visto un fanatico con il senso dell'umorismo, perché possederlo significa saper ridere di se stessi.
LA GESTUALITA’ :
“Il lavoro che l’attore è chiamato a fare su se stesso mira alla qualità e la pulizia del gesto, che non deve essere troppo rivelatore ma esprimere i tratti essenziali dell’intenzione lasciando allo spettatore un ampio margine d’interpretazione”
L'ESPOSIZIONE VERBALE:
“Per una corretta esposizione del proprio dire, che sia in grado di interessare l’uditore e trasmettere al contempo un emozione in grado di stupire, commuovere, appassionare, è necessario articolare e scandire bene le parole senza che ciò occorra in alcun modo a rendere falso o innaturale il discorso.”