Saluto di Pier Bartolo Piovano, fondatore Unitre di Nichelino e Presidente onorario
Ogni anno…..all’incirca in questo periodo, mi pongo il quesito….ed il problema….di dare voce alla PREFAZIONE del nostro libretto (cartaceo oppure on line che sia!) Un titolo “banale”?…..un titolo “aulico e vistoso”?…oppure “originale ed intelligente” (….si fa per dire!) Ho scelto quest’ultima modalità, cercando di gestirla in modo anche autorevole e curioso!
Ed allora, PER BATTERE UN COLPO….valido ed autorevole… ho dovuto attrezzarmi con uno STRUMENTO del tutto peculiare/attuale che rincorre una certa “moda” nell’universo politico e socio/culturale (non solo nazionale, ma oltre i nostri confini e al di sopra della nostra incerta “cosa pubblica”) Nel bel giro di parole….il termine eccellente, quasi a sorpresa, che mi è uscito dalla mente é : “RESILIENZA” ! (e, qualcuno avrà notato, che l’ho rubato dal più ampio termine, oggi ben noto, di “PNRR”…..e andate poi Voi a ricercarne il significato!) Ma, di questo, una R fa riferimento proprio a “resilienza” (laborioso e complicato tutto ciò?…forse!) Ma NOI dell’Unitre, siamo usi a cimentarci anche con queste “cose”!
Quindi RESILIENZA in capo all’Unitre, come elemento di riferimento, tracciante e conduttore! Considerazioni: tale termine, in Psicologia (comunque in ambito socioculturale) trova svariate DEFINIZIONI: ho avuto difficoltà a sintetizzarne una “onnicomprensiva”; il termine viene usato (ed abusato…) da psicologi, sociologi, politici, artisti a vario titolo… Pertanto faccio cenno ad alcuni approcci, lasciando però libero lo studente di privilegiarne o ad “idealizzarne” una di queste definizioni, qui a seguire: “capacità di superare gli eventi traumatici e critici, ricercandone una soluzione (che è sempre possibile…) recuperando il senso di sicurezza, impegnandosi al cambiamento; capacità di resistere, di fronteggiare e riorganizzare positivamente la propria vita dopo aver dovuto subire eventi negativi o dolorosi. Resilienza (virtù dei forti…) che non è reazione passiva ed inconsapevole, ma risposta cosciente che crea spazio a potenzialità e prospettive di crescita; l’individuo resiliente è colui che riesce ad andare avanti con rinnovata forza, con una più approfondita e consapevole coscienza di sé; altresi dicasi di “società resiliente”, che prospera grazie alle indicazioni, normative ed insegnamenti recepiti da svariati ambiti, anche istituzionali o politici”.
Allora, RESILIENZA applicabile quindi, e lo ribadisco, come percorso e progetto per tutto quanto concerne l’apparato culturale, sociale ed organizzativo dell’UNITRE. Siamo consapevoli che il tempo storico “attuale”, abbia connotati di notevole criticità: vedi la recente pandemia non ancora debellata né del tutto stabilizzata, vedi gli eventi bellici europei di ampia portata e di lunga durata che stiamo più o meno direttamente affrontando (inclusa una crisi energetica subdola); ed ancora una situazione politica nazionale ed internazionale che rende conflittuali i rapporti istituzionali tra Enti e tra Nazioni; vedi inoltre i complessi fattori, più o meno vistosi, di rischi ambientali diffusi , imprevedibili e difficilmente sanabili!
Quindi RESILIENZA come “tutore”, in seno all’UNITRE, a prevenzione e difesa dalle predette criticità. Una sorta di GARANZIA a tutto campo, tale che ci consenta di riaffermare le progettualità fondanti dal nostro Sodalizio ( in merito all’utenza degli studenti, al Corpo docenti, ai programmi rinnovati di anno in anno)…..progettualità che richiamano implicitamente gli ambiti del “Volontariato ed Associazionismo”.
Ed allora, come mia consuetudine, formulo un AUGURIO a studenti, docenti e collaboratori per il nuovo Anno Accademico che andiamo ad iniziare con rinnovato entusiasmo, sollecitando e ritrovando quelle emozioni condivise della nostra (e lo ripeto ancora….) AVVENTURA SOCIO/CULTURALE. E….mi raccomando….siate “RESILIENTI” !